Argentina-Francia, finale dei mondiali vinta ai rigori dall’Argentina, andata in onda su Rai1alle sedici del pomeriggio e durata due ore cinquantaquattro minuti e trenta secondi, ha prodotto un ascolto medio di 13.484.890 persone. 529.079 di questa hanno seguito la partita su device diversi dal televisore di casa, su pc, smartphone o tablet (dati Auditel™). Si tratta del valore più alto per una partita di calcio senza che giochi l’Italia. La finale del 2018, trasmessa da Canale5 si fermò a 11,7 milioni di spettatori, a parità di perimetro, senza quindi la misurazione in Total Audience, ebbe un ascolto inferiore di 1,3 milioni rispetto alla finale di Qatar 2022.
I BREAK
I tredici break pubblicitari trasmessi tra le 15:48 e le 19:06 del 18 dicembre, hanno prodotto un ascolto medio di 10,5 milioni di spettatori, con la punta di 15,5 milioni nei trenta secondi pianificati alle 18:45. Si tratta di valori molto alti. A fronte di questi dati sarebbe necessario conoscere l’ammontare della raccolta pubblicitaria di questo mondiale per sapere se è vero che il denaro raccolto non corrisponde ai valori d’ascolto, capire tra concessionaria del servizio pubblico e centri media chi ha fatto male i calcoli.
La finale ha ascolti da record anche per i break, ma tutti gli intervalli pubblicitari del mondiale hanno prodotto buoni ascolti. Durante i break della fase a gironi i contatti medi sono di quattro milioni (3.988.365), per la pubblicità inserita per oltre un’ora e mezzo sui dodici giorni delle partite in onda sulla prima rete Rai.
Forse la Commissione parlamentare per l’indirizzo e la vigilanza potrebbe chiedere lumi, primo o poi si insedierà, potrà certo chiamare in audizione i responsabili di Rai pubblicità, ma potrà chiamare i responsabili dei centri media? Sarebbe infatti finalmente ora, dati gli ingressi nel mercato pubblicitario di OTT come Disney+, Prime Video, Netflix e via enumerando, che si faccia chiarezza su meccanismi, modalità, negoziazioni e prezzi in un mercato del tutto opaco.
Dicevamo degli ascolti dei break, ebbene nel confronto con la finale del 2018 è evidente il miglio risultato di Rai 1 rispetto a Canale 5, quest’ultima ebbe quattro break sopra i dieci milioni, per 10’59”, Rai1 ha avuto nove break sopra i dieci milioni per 09’55”. Nel complesso Mediaset ebbe un’audience dei break nominati “Mondiali Mediaset Live” e “FIFA Word Cup Russia” (tra le 15:54 e le 19:06) di sette milioni (6.993.048), Rai Uno, come scritto sopra, ha un audience media di 10,5 milioni. Il break più seguito su Mediaset ha un seguito di cinque milioni inferiore al break più seguito di Rai1, in entrambi i casi di tratta di break di trenta secondi.
SPOT
Sono 54 gli spot che per la finale su Rai1 hanno superato i dieci milioni di spettatori, furono 15 su Canale5, il più visto fu un comunicato TIM con 10,6 milioni di Impacts; il più visto su Rai 1 ha prodotto 16,1milioni di Impacts e sono ben 31 gli spot con risultati migliori del più visto su Canale5. Anche il terzo spot in classifica, un comunicato Wind, ha ancora un impatto di 14,2 milioni.
Non ci si può fare a meno di chiedere quanto ha raccolto Publitalia e quanto Rai pubblicità.
Auditel Digital
Seguire le partite in streaming ha spinto in alto i risultati Rai nel mondo digital misurato da Auditel. Nei giorni mondiali la Rai ha primeggiato sugli altri editori; primato confermato sul tempo speso a seguirne la programmazione, intera o per highlights con 59,2 milioni di ore. Nei 29 giorni dei mondiali sono di 20,8 milioni di ore le connessioni su Rai1 e 49,5 milioni i click per una durata media di 25minuti. La seconda rete per tempo di connessioni è Rai2, con 5,7 milioni di ore, terza Canale5 con 4,4milioni. Il tempo in diretta dedicato al servizio pubblico dei mondiali in esclusiva è stato di 34 milioni di ore, 19 milioni di ore più alto di quello Mediaset. A quanto ammonta la raccolta pubblicitaria di Rai e Mediaset tra pre-roll, mid-roll e post-roll?
4k
La visione in 4k si è dimostrata una modalità che interessa i possessori di apparacchi adatti a riceverne il segnale. La quota d’ascolto media dei possessori di decoder free sat, assimilabili ai clienti Tivùsat per via del criptaggio delle partite sulla piattaforma satellitare, sia free che pay è sempre stata durante tutte le fasi del mondiale, superiore a quella del totale, raggiungendo anch’essa il picco per la finale, quando a fronte di uno share del 66,8% sul totale, quello dei possessori di decoder free sat e televisori dai 45 pollici in su registrano la quota d’ascolto del73,6%.
I Social
Per la finale la prima rete Rai ha prodotto sui Social 7,9 milioni di interazioni; Canale5 448mila e Rai3 198mila, per Che tempo che fa.
a cura dello Studio Frasi